Dopo il raffreddore, la carie è la malattia dentale più diffusa tra bambini e adulti. Spesso si pensa che i bambini siano più soggetti perché consumano più zuccheri rispetto agli adulti. Questa malattia dentale, però, colpisce anche gli anziani, maggiormente soggetti alla recessione gengivale che consente ai batteri di entrare a contatto con la radice del dente.
La carie si verifica quando i batteri che la causano, entrano in contatto con zuccheri e amidi, contenuti in cibi e bevande, formando un acido che rovina lo smalto. L’elevato consumo di cibi e bevande ricche di zuccheri espongono maggiormente lo smalto dentale a questo acido, incrementando la possibilità di comparsa di carie.
Vediamo insieme alcune curiosità:
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É contagiosa
Come già detto la carie è causata da batteri che, se trasmessi attraverso la saliva, possono intaccare i denti di un’altra persona. Questo si verifica se la bocca in questione costituisce un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri e se lo smalto dentale è già compromesso.
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Emana un cattivo odore
La placca accumulata e i residui di cibo che rimangono tra gli spazi interdentali vengono attaccati dai batteri che causano le carie, producendo un cattivo odore.
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Non è dolorosa. Non subito
In un primo stadio, quando la carie colpisce solo lo smalto, non è dolorosa. Se trascurata provoca dolore o sensibilità ai dolci, al freddo o al caldo. Quando diventa più profonda e attacca la dentina non si parla più di carie ma di pulpite. In questo stadio i batteri raggiungono la polpa dentale e il dolore è sempre più acuto.
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È più comune oggi che in passato
L’assenza di spazzolini o dispositivi per l’igiene orale durante il passato potrebbe far pensare che la carie fosse più diffusa. Bisogna però sottolineare che gli zuccheri raffinati, principale causa delle carie, non esistevano.
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Un controllo dal dentista è sufficiente per diagnosticarla
Come detto in precedenza, durante gli stadi iniziali, la carie non provoca dolore, quindi è difficile riuscire a capire da soli se ne siamo affetti. Una visita di controllo periodica, permette al dentista di accorgersene e di intervenire in modo tempestivo, senza dover ricorrere a trattamenti più invasivi e complessi.